I Tarocchi sono come dei ritratti dipinti dal destino. Anche se
la verità appare velata, basta affidarsi ad essi nella
giusta maniera e vi offriranno consigli preziosi in ogni momento della
vostra vita.
I Tarocchi sono composti da 78 carte. Di queste, 56 (4 semi da 14) sono definiti Arcani Minori, mentre gli altri 22 sono chiamati Arcani maggiori. L’origine prima dei tarocchi non è certa, esistono diverse teorie. Ciò che è certo è che i tarocchi esattamente come li conosciamo oggi sono di origine medievale. Le teorie più accreditate sull’origine dei tarocchi si possono ricondurre principalmente alle seguenti.
XXII secolo a.C. in Egitto
I tarocchi sono diretta derivazione dei geroglifici del Libro di
Thoth e rappresentano una sintesi della conoscenza e religione Egizia. I
tarocchi sono quindi un alfabeto geroglifico e numerale, riservato in
origine ai sommi sacerdoti, che esprime il sapere universale originario,
da cui si sono sviluppate le varie culture e religioni.
XI secolo a.C. in Cina
I tarocchi presentano diverse analogie con lo I Ching, libro custode
dell’antica saggezza cinese e risalente a più di 3000 anni fa.
L’estrazione casuale dei 64 esagrammi dello I Ching è uno strumento
tradizionale di divinazione. Il fatto che siano invenzioni cinesi sia le
carte da gioco che la carta e la stampa, rende plausibile che sia in
Cina che vadano ricercate le primissime origini dei tarocchi.
XV secolo d.C. in Italia
I tarocchi nacquero con tutta probabilità nell’Italia del nord, alla
corte di Filippo Maria Visconti – duca di Milano – durante la prima metà
del Quattrocento. Lo testimoniano i molteplici ritrovamenti di carte,
le numerose citazioni in documenti e registri di corte quattrocenteschi,
e l’utilizzo nelle carte del sistema di semi tipicamente italiano:
spade, bastoni, coppe, e denari.
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